Sono ormai parecchi anni che mi dedico alla progettazione e realizzazione di arpe “celtiche” o folk, consultando ogni libro sull’argomento, consultandomi con i maggiori esperti del settore, studiando ogni strumento che mi è capitato tra le mani.
Nel corso della mia vita sono giunto innumerevoli volte al pensiero che il suono degli strumenti acustici, in particolare l’arpa celtica e la musica folk in generale (irlandese ma anche bretone, gallese e perchè no, italiana) faccia parte di una costante ricerca necessaria per il ritorno e la riscoperta delle nostre radici e di un maggior avvicinamento a quelli che sono i moti armonici della terra e della natura. Per questo ritengo che suonare uno strumento acustico può essere in qualche modo un momento di stacco dal quotidiano mondo ipertecnologico e a sua volta un momento di meditazione e introspezione, se fatto da soli oppure uno splendido mezzo di comunicazione.
Suonare l’arpa è un po’ un tornare alle origini, senza per questo fossilizzarsi sul repertorio esistente. Non c’è niente di meglio che reinterpretare le arie esistenti o magari comporne di nuove.
Questo è quello che cerco di trasmettere quando suono il mio strumento e contemporaneamente trasmetto agli strumenti che costruisco. Scegliere uno strumento è come scegliere un compagno che ci resterà a fianco per un tratto di strada o perché no per la vita, il mio compito è fare in modo che voi siate pienamente soddisfatti della scelta fatta. Ogni arpa, anche quelle dei modelli già disegnati viene comunque personalizzata in base al richiedente, in quanto nessuno strumento fatto a mano è mai identico ad un’altro.